Wednesday, October 19, 2011

ogni tanto ci voglia

bruciano
i miei ponti ,
le città
gli stranieri,passegeri
sono stesi insieme
2 lingue diverse
parole,come dita
toccano le labbra
in un atto di possesso
tu,
una lotta,
tu,come il mondo, girando
binario 11,
il treno è partito
la pioggia
un vestito ho indossata
tu una satellite,
nudo,
una mappa dell'universo
il tuo corpo, steso davanti a me
Italia,
un schiena storta
di pietre lisce e deformi
un scheletro di terra
che si muove sotto il mare
e tu,
come il tuo paese,
corrotto, sensuale, in fiore,
eri poco più di un espressione geografica,
ti ho preso
tra le mie mani
esplorando
America,
una bocca spalancata,
di carne e campi
mille lingue che si muovano tra i denti
io, come il mio paese,
promiscua, impulsiva,isolata,
ero esperta dell'arte della guerra

ero incallita
mi hai rotto
uomo-bambino, tempesta
con gli occhi chiusi
mi hai detto you said"balla sopra di me"
ed io,
mi sono mossa, alla musica, su di te over
lentamente,memorizzando la tua musica,
campi zingari, l'odore della tua pelle
La periferia stendendo nelle tue braccia
stavo
svegliando dragoni che dormivano nascosti nelle facciate dei palazzi
ti stavo consumando e mi consumava
perchè
L'amore può in una vita
construirti
castelli di sabbia
case di carte
una vera casa... ma
La passione può
in un momento
bruciarti e bruciare tutto
fino al suolo
consumandoti,respirandoti,toccandoti
sotto le pelle
mentre
parole come dita
toccavano le labbra
in un atto di possesso (sapendo che non avrei mai potuto e era come tutti i miei pontibruciavano trane quello che ti portava via...)
i ragazzini lasciano senza pensare ciò che gli uomini cercano per tutta la vita...